Roma, 17 nov. (askanews) – "Nessuno è contro l’autonomia in quanto tale, peraltro prevista dalla Costituzione, ma per poter proseguire e trovare un possibile accordo, servono condizione molto precise". Lo ha detto il presidente Pd dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini,
al termine dell’incontro tra il ministro delle Regioni e
dell’Autonomia, Roberto Calderoli e la Conferenza delle Regioni.
Per il governatore dell’Emilia Romagna le condizioni inderogabili sono "una legge quadro, con cui vengano definiti, tempi, modi, cornici, quadri" e "vanno definiti i Livelli essenziali di prestazioni (Lep), con i fabbisogni standard e la spesa storica, affinché tutti sappiano di cosa stiamo parlando e anche quelle Regioni che eventualmente non accedessero a una richiesta di autonomia avessero la tranquillità di conoscere le risorse che gli spettano. Terzo: coinvolgimento del Parlamento".
"Dall’altro penso che vada eliminata una questione come la scuola, ad esempio. Peraltro la scuola a differenza della sanità non è competenza di gestione delle Regioni, se pensiamo a 20 scuole diverse non pensiamo a un Paese con 20 scuole diverse non ha quella cornice di unità nazionale che serve rispetto a quella materia", ha sottolineato.