Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso un uomo nel momento esatto in cui posizionava una bomba carta ad alto potenziale davanti a un’attività commerciale di Corato: da quel frame i carabinieri del Nucleo investigativo di Bari sono partiti per ricostruire l’identikit dell’attentatore e poi una brutta storia di estorsioni. Tre uomini sono finiti in carcere (F.M, A.M e V.T, di 37, 35 e 30 anni) e una donna (G.S. di 31 anni) ai domiciliari, con le accuse di estorsione aggravata in concorso e detenzione e porto di ordigno esplosivo. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Trani, partendo proprio dalle immagini delle videocamere e proseguendo con l’ascolto di testimoni, per arrivare a ricostruire l’attività estorsiva effettuata nell’arco di mesi nei confronti di un imprenditore, che avrebbe versato 6mila euro. Per convincerlo a consegnare il denaro, gli indagati gli avrebbero anche fatto credere di essere protagonista di un procedimento penale, mostrandogli falsa documentazione giudiziaria e facendolo chiamare per telefono da un finto magistrato . .di Chiara Spagnolo
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