Bologna, lavoratori licenziati con un messaggio su WhatsApp: “Ma solo quelli iscritti al sindacato”

La denuncia di SiCobas, dopo che lo scorso 31 dicembre i lavoratori di un magazzino dell’interporto di Bologna erano stati avvisati che l’appalto della ditta per la quale erano impiegati non era stato rinnovato. In un primo momento sembrava che il sito dovesse chiudere del tutto, mentre pochi giorni dopo il diffondersi della notizia dei licenziamenti in chat l’azienda ha fatto sapere che da lunedì 10 gennaio si torna operativi, ma solo con 45/50 dei quasi 90 (75 secondo la ditta) dipendenti. Esclusi quelli che insieme al sindacato stavano da mesi protestando per ottenere condizioni migliori. "Fatto gravissimo, qualcuno ha delle responsabilità -dice il delegato Pietro De Marco-. Si tratta di comportamento antisindacale".

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