Bologna, dentro la stanza degli orgasmi: luci rosse, mix di ormoni e suoni per stimolare il piacere

di solobuonumore

Bologna, dentro la stanza degli orgasmi: luci rosse, mix di ormoni e suoni per stimolare il piacere

Inaugurata a inizio settembre, all’interno delle Serre dei Giardini Margherita, a Bologna, l’installazione Orgasmatron Redux, una vera e propria piccola stanza degli orgasmi, realizzata da Norma Jeane, artista di Los Angeles di cui però non si conosce la vera identità, partendo dagli studi di Wilhem Reich, collaboratore di Freud fuggito in America durante il periodo nazista e inventore delle camere orgoniche. L’opera è tecnicamente un «accumulatore orgonico», una grande scatola con pareti, di legno esternamente e di lamiera internamente, riempite con strati alternati di lana di pecora non trattata e di lana d’acciaio, in modo da trattenere meglio gli ormoni, dentro alla quale si cerca di accelerare il piacere coinvolgendo più sensi. L’ambiente è illuminato di rosso, con una frequenza ideale per stimolare il sistema endocrino, mentre quasi in modo impercettibile in tutta la cabina, dotata di finestrella e di una seduta quotidianamente impregnata di ormoni, viene spruzzata una soluzione di copuline e ferormoni e in cuffia si sentono "toni binaurali per la stimolazione di beta-endorfine", come assicura Gaspare Caliri di Kilowatt, la community per la rigenerazione urbana bolognese che ha lavorato a lungo per l’installazione dell’opera, insieme al museo di arte moderna e contemporanea MAMbo. L’opera, accessibile gratuitamente e da una persona per volta, per un massimo di 15 minuti, resterà a Bologna fino a quando, assicurano i promotori, ci sarà interesse da parte del pubblico. E finora sono tantissimi i curiosi ad averla già provata.

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