Milano, 19 feb. (askanews) – "Il 2020 verrà ricordato nella storia della nostra specie come un anno drammatico, però come succede a volte negli anni drammatici se si sa accettare fino in fondo la gravità di ciò che si vive si trovano anche delle risorse per prepararsi a una ripartenza che in qualche modo acquista tutta la forza di una consapevolezza del sapere di stare passando un momento cruciale della nostra esistenza". Lo ha detto ad askanews il presidente della Triennale Milano, Stefano Boeri, ragionando sul modo in cui ripensare all’anno della pandemia e alle conseguenze, non solo negative, che questo tempo può portare.
"Io credo che quest’anno – ha aggiunto l’architetto – sarà un anno da non dimenticare e penso che la cosa più importante che la cultura, e in particolare un’istituzione culturale come la Triennale, deve fare sia aiutare a non dimenticare. Dobbiamo essere attenti a scappare da qualsiasi forma di amnesia o di rimozione. Quello che abbiamo vissuto è terribile, ma guardiamolo in faccia, perché se non lo guardiamo in faccia rischiamo di non cambiare le origini e le cause prime di quello che è successo".
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