Milano, 9 nov. (askanews) – "Non ci inginocchieremo di fronte all’Unione Europea". È questa la risposta del presidente bielorusso Lukashenko alla comunità internazionale preoccupata da una escalation armata sul confine fra Bielorussia e Polonia dove sono accampate 4mila persone.
Migranti che sperano di entrare in Europa usati come armi dal governo di Minsk, accusano la Polonia e l’Unione.
"Sappiamo che se, Dio non voglia, commettiamo qualche errore, se falliamo, questo coinvolgerà immediatamente la Russia in questo vortice, e loro sono la più grande potenza nucleare. Non sono pazzo, capisco perfettamente a cosa può portare questo", ha aggiunto Lukashenko.
Per la Polonia, che si rifiuta di aprire i confini, si tratta di "un attacco da parte del regime bielorusso" che mette a rischio la stabilità dell’Europa stessa.
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