Roma, 19 nov. (askanews) – Circa 2.000 migranti ammassati in un campo improvvisato in Bielorussia, al confine con la Polonia, sono stati ora trasferiti in un vicino centro logistico "su base volontaria".
Secondo Minsk e le immagini fornite dal ministero della Difesa polacco, il campo improvvisato alla frontiera tra Polonia e Bielorussia ospita in totale circa 7.000 migranti.
"Oggi (18 novembre) ci sono circa 7.000 rifugiati – ha affermato la portavoce di Lukashenko, Natalya Eismont – nel territorio della Bielorussia. Di questi circa 2.000 sono nel cosiddetto campo improvvisato sul confine".
Più di mille persone si erano già rifugiate dal 16 novembre in un vasto capannone vicino al confine, ma altre 800, secondo Minsk, avevano ancora trascorso la notte all’aperto, con temperature inferiori allo zero.
La situazione al confine ha creato forti tensioni tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti da una parte e tra la Bielorussia e l’alleato russo dall’altra, con i migranti lasciati a temperature sotto lo zero e 11 persone morte per gli stenti, tra cui un bambino siriano di un anno. L’Unione europea starebbe creando un corridoio umanitario per i 2.000 rifugiati che sono nel campo.
"Stiamo lavorando per assistere, per quanto possibile e se vogliono, per rimpatriare gli altri 5.000. Angela Merkel, secondo gli accordi, tratterà con l’Ue, anche l’organizzazione di un corridoio umanitario in Germania", ha aggiunto la portavoce di Lukashenko, sottolineando che circa 400 rifugiati, per la precisione 374, hanno acconsentito a tornare a casa in aereo, la maggioranza sono cittadini iracheni.
"La Germania non è d’accordo. É un problema europeo e la Germania non farà da sola", ha riferito una fonte governativa all’Afp. Horst Seehofer, ministro degli Interni tedesco, in un altro intervento da Varsavia, ha escluso qualsiasi ipotesi che la Germania si prenda in carico i 2.000 migranti.