ROMA (ITALPRESS) – “A febbraio dello scorso anno i nostri servizi digitali erano utilizzati per volumi pari al 42%. Poi dalla diffusione dei Covid il livello è salito al 78% per poi tornare al di sotto della soglia del 50% a giugno: questo vuol dire che siamo di fronte ad un percorso culturale che è in divenire”. A dirlo il vice direttore generale di Banca Generali Marco Bernardi, in occasione della web conference Digital Wealth Management 2021, dedicata ai professionisti dell’industria del risparmio gestito. Un confronto organizzato da The Innovation Group che ha analizzato le nuove tendenze legate al mondo del wealth management.
“Oggi la digitalizzazione deve essere un supporto per il consulente, non un’alternativa – ha aggiunto Bernardi -. Bisogna, infatti, mettere a fattor comune i due poli rappresentati dalle informazioni qualitative che il banker raccoglie dai suoi clienti per bilanciarle con le informazioni quantitative che derivano dalle tecnologie digitali. Il consulente deve diventare l’interprete dei tanti dati che il digitale oggi comporta per mettere un servizio di livello sempre più alto”.
E sull’affermazione del mondo Esg, Bernardi ha sottolineato: “Le nuove generazioni nascono native sostenibili. Oggi bisogna puntare sull’approccio intrinseco nella vision aziendale. Banca Generali mira ad una crescita sostenibile rispettando i diversi stakeholder sia dalla struttura di governance, sia nelle definizione dei prodotti. E al centro ci sono sempre le persone.
Con il partner londinese – Mainstreet – ha creato un tool che permette di scegliere su quali fondi sostenibili oggi il cliente vuole investire controllando sempre il profilo di rischio in relazione al portafoglio. Insomma siamo di fronte a un cambio di narrazione che deve mettere al centro l’ambiente”.
(ITALPRESS).
“Oggi la digitalizzazione deve essere un supporto per il consulente, non un’alternativa – ha aggiunto Bernardi -. Bisogna, infatti, mettere a fattor comune i due poli rappresentati dalle informazioni qualitative che il banker raccoglie dai suoi clienti per bilanciarle con le informazioni quantitative che derivano dalle tecnologie digitali. Il consulente deve diventare l’interprete dei tanti dati che il digitale oggi comporta per mettere un servizio di livello sempre più alto”.
E sull’affermazione del mondo Esg, Bernardi ha sottolineato: “Le nuove generazioni nascono native sostenibili. Oggi bisogna puntare sull’approccio intrinseco nella vision aziendale. Banca Generali mira ad una crescita sostenibile rispettando i diversi stakeholder sia dalla struttura di governance, sia nelle definizione dei prodotti. E al centro ci sono sempre le persone.
Con il partner londinese – Mainstreet – ha creato un tool che permette di scegliere su quali fondi sostenibili oggi il cliente vuole investire controllando sempre il profilo di rischio in relazione al portafoglio. Insomma siamo di fronte a un cambio di narrazione che deve mettere al centro l’ambiente”.
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