Milano, 22 lug. (askanews) – Le sfide del presente, sociali e ambientali, stanno portando a nuovi modi di pensare in tantissimi ambiti dell’economia e della società. Anche nel settore immobiliare e del real estate le cose si muovono velocemente e a
Bergamo sta nascendo un "nuovo modello di città" con il progetto di rigenerazione urbana Chorus Life. Un report di The European House – Ambrosetti ne ha riassunto i numeri e ne ha stimato l’impatto.
"L’investimento Chorus Life su Bergamo – ha detto ad askanews Emiliano Briante, di The European House Ambrosetti – dal nostro punto di vista è molto significativo, perché parliamo di 360 milioni di euro che sono investiti per questo progetto di
rigenerazione urbana ed è un dato dimensionalmente eclatante, perché oggi la maggior parte degli investimenti oggi sono attratti dalle grandi città come Milano soprattutto. Per Bergamo è il più importante investimento in rigenerazione urbana della storia, che noi abbiamo studiato soprattutto per le ricadute di tipo economico e di sostenibilità economica".
Ricadute che assumono forte rilevanza per il territorio. "Abbiamo stimato – ha aggiunto Briante – che il 90% delle ricadute rimangono in Lombardia, più del 40% nella provincia di Bergamo e arriviamo a un valori di circa un miliardo di euro attivato a livello economico durante questi tre anni. Ci sarà poi un sostegno costante all’occupazione, per un valore di 2200 occupati".
A realizzare il progetto bergamasco c’è l’azienda Costim, che ha ragionato anche sui temi dell’impatto di lungo periodo di un’operazione di questa portata. "Per noi il concept di Chorus Life – ci ha detto Jacopo Palermo, ad della società – vuole
coniugare tecnologia e riqualificazione del territorio, quindi restituire spazi alla città. L’idea di fondo è un luogo di aggregazione. Il modello di Chorus Life è un modello che guarda all’intera vita utile del complesso, quello che per noi è uno
human District, per accompagnare le persone nella loro vita: per quello che riguarda il ciclo di prodotto, perché per noi questo è un prodotto, è un ciclo su 30 anni".
Un ciclo che si inserisce nel più vasto e rilevante scenario
della sostenibilità anche ambientale: Chorus Life, infatti, punta
su molti elementi di sviluppo Green. "Tutti questi elementi messi
insieme – ha detto ancora Emiliano Briante – hanno un impatto
ambientale molto rilevante che abbiamo stimano in una riduzione
di emissione di CO2 dei 1600 tonnellate annue".
Altro elemento importante è quello dell’esportabilità del
progetto, concepito non solo per Bergamo, ma per essere
replicato in molti altri contesti. "Il segreto dell’esportabilità
di Chorus Life – ha concluso Palermo – risiede nella modularità,
nel senso che noi abbiamo tante funzioni diverse: un’arena, delle
residenze, il parcheggio, il retail. Tutti elementi che poi
possono essere composti e ricomposti in base alla specificità
dell’area".
L’impatto generato da Chorus Life Bergamo è in linea anche con
gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il 2030 delle Nazioni
Unite, contribuendo attivamente al raggiungimento di 9 dei 17
Obiettivi delineati per un futuro più equo e sostenibile.
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