Joseph Aloisius Ratzinger, 265° papa della chiesa cattolica è entrato di diritto nella storia per essere stato l’ottavo pontefice ad aver rinunciato al ministero petrino, il primo in epoca recente.
Ratzinger era diventato vescovo di Roma il 19 aprile 2005 con il nome di Benedetto XVI, succedendo all’amato Giovanni Paolo II.
Il papa tedesco ebbe l’arduo compito di raccogliere l’eredità del Santo Padre polacco, a differenza del suo predecessore, Benedetto si mostrò sin da subito molto più pragmatico e meno incline ai colpi di testa tanto apprezzati messi in scena da Wojtyla. Insomma il papa teutonico è stato un po’ più conformista.
Nonostante l’età che avanzava, Ratzinger continuava a svolgere il suo compito di capo della chiesa, sino all’11 febbraio 2013 quando prese la clamorosa decisione di lasciare anzitempo il pontificato in favore dell’attuale Santo Padre Francesco. La notizia in poco tempo fece il giro del mondo e attorno alla figura di Benedetto XVI, che divenne il papa emerito, si addensarono strane nuvole.
Questo non è un bel momento per il mondo, in una situazione di crisi, l’atteggiamento migliore è quello di mettersi davanti a Dio con il desiderio di ritrovare la fede per poter proseguire nel cammino della vita”.
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