Nel cortile della caserma c’è un sergente che sta facendo l’appello:
– “Clemente Baglioni”
– “M’hai rotto i coglioni!”
Al sergente viene il sangue agli occhi, non ci vede più dalla rabbia. Prima di fare a pezzetti la recluta lo fa mettere ai ferri per una settimana. Trascorsi sette giorni, il soldato si ripresenta all’appello:
– “Clemente Baglioni”
– “m’hai rotto i coglioni!!”
– “no, i coglioni me li hai rotti tu!!! Un mese in cella di rigoreeee!!!!”. Dopo un mese il soldato è di nuovo con i commilitoni in mezzo al piazzale per l’appello; il sergente legge l’elenco, arrivato al fatidico nome, si ferma un attimo, fissa il soldato negli occhi e fa:
– “Baglioni Clemente”
– “me li hai rotti ugualmente!”
– “Clemente Baglioni”
– “M’hai rotto i coglioni!”
Al sergente viene il sangue agli occhi, non ci vede più dalla rabbia. Prima di fare a pezzetti la recluta lo fa mettere ai ferri per una settimana. Trascorsi sette giorni, il soldato si ripresenta all’appello:
– “Clemente Baglioni”
– “m’hai rotto i coglioni!!”
– “no, i coglioni me li hai rotti tu!!! Un mese in cella di rigoreeee!!!!”. Dopo un mese il soldato è di nuovo con i commilitoni in mezzo al piazzale per l’appello; il sergente legge l’elenco, arrivato al fatidico nome, si ferma un attimo, fissa il soldato negli occhi e fa:
– “Baglioni Clemente”
– “me li hai rotti ugualmente!”