La missione spaziale Ax-3 che decollerà a gennaio 2024 testerà la tenuta al dente in assenza di gravità. Il progetto sosterrà la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco
A gennaio 2024 la missione Ax-3 porterà in orbita 4 membri dell’equipaggio, tra cui il pilota italiano Walter Villadei, insieme a 3 chilogrammi di fusilli Barilla. Nella Stazione Spaziale Internazionale, quindi, per due settimane si preparerà e consumerà cibo proprio come noi sulla terra. Sarà l’occasione per scoprire cosa significhi mangiare pasta in assenza di gravità., perché in un ambiente così diverso il gesto più scontato della nostra quotidianità si trasforma in una sfida tecnologica. Bollire la pasta in microgravità infatti non è possibile e la preparazione del cibo degli astronauti comporta, senza eccezioni, la reidratazione o il riscaldamento di prodotti già pronti con i dispositivi presenti sulla stazione spaziale. «Essere parte di questa missione spaziale ci riempie d’orgoglio e ci permette di esplorare una nuova frontiera dell’alimentazione dando agli astronauti la sensazione di sentirsi un po’ a casa», commenta Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo Barilla. E per questo, il team Ricerca e Sviluppo della multinazionale con sede a Parma ha lavorato per garantire che la ricetta nella sua semplicità (pasta, olio extravergine di oliva e sale marino) sia anche nello spazio quell’esperienza di gusto tutto italiano che conosciamo. Ma si riuscirà davvero a garantire la tenuta al dente fin da prima del countdown? «Il processo è stato messo a punto con cura per garantire che la pasta rimanga consistente e opponga quella piacevole resistenza al morso, che in tutto il mondo rappresenta l’apice dell’esperienza di un buon piatto di pasta italiano», spiega Cristina Gallina, direttrice del Global discovery center di Barilla. «Il prodotto è stato trattato unicamente con il calore, in modo che possa essere sicuro anche conservandolo a lungo a temperatura ambiente, senza l’aggiunta di conservanti o additivi. La nostra pasta condita con olio extravergine di oliva e sale marino è il prodotto più vicino alla tradizione italiana che oggi possiamo portare nello spazio». ( Massimiliano Jattoni Dall’Asén / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/economia/barilla-spazio-missione-spaziale-testera-tenuta-dente-pasta/67772efc-984f-11ee-b6b4-ebf3d7fed83d
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