Barcellona, 17 ago. (askanews) – Il presidente della Generalitat (governo autonomo) della Catalogna, Pere Aragonés, la sindaca di Barcellona Ada Colau e altri esponenti delle istituzioni e della società civile catalana hanno partecipato alla commemorazione delle vittime dell’attentato delle Ramblas del 2017: un uomo di origini marocchine, Younes Abouyaaqoub, alla guida di un furgone si lanciò sull’arteria barcellonese investendo e uccidendo 15 persone. Altre 120 rimasero ferite. Contemporaneamente a Cambrils, località sulla costa a Sud di Barcellona, altri cinque componenti della cellula jihadista uccisero una donna ferendo altre cinque persone.
L’atto si è svolto sulle Ramblas presso il Pla de l’Os, nel punto in cui il furgone travolse i primi passanti: i parenti delle vittime hanno depositato garofani bianchi per ricordarle. Qualche decina di manifestanti, simpatizzanti di alcuni settori dell’indipendentismo catalano, hanno gridato e mostrato cartelli con scritto "Esigiamo la verità", in riferimento alla teoria – mai provata – secondo cui negli attentati sarebbero stati implicati, per azione od omissione, anche i servizi segreti spagnoli.