Nel montato momenti di vita quotidiana del giovane
«Baradaram», «fratello mio», con accanto una rosa appassita. Due parole in italiano, una sola in persiano, sono quelle scelte dal fratello di Mehdi Zare Ashkzari per ricordare con un video il giovane poco più che trentenne morto in Iran dopo venti giorni di coma, a seguito delle torture subite nel carcere in cui era stato arrestato per aver preso parte alle manifestazioni di protesta che da mesi agitano il Paese (il 2 gennaio si sono tenuti a Yazd i funerali).
Nel montato si susseguono immagini che ritraggono Mehdi in momenti di vita quotidiana: occhiali da sole, felpa e cappellino in testa, la gioventù e la voglia di vivere negli occhi. In un breve passaggio che sembra provenire dai social si vede Ashkzari cantare in macchina, sorridente, insieme a un altro giovane, presumibilmente lo stesso fratello. Ci sono poi fotografie del giovane in sella ad un cavallo, al McDonald’s e infine insieme ad una signora che probabilmente è sua madre.
Quella mamma cui Mehdi era profondamente legato e che, appena saputo che si era ammalata, nel 2021, aveva raggiunto tornando in Iran da Bologna. Nel capoluogo emiliano, che oggi lo piange, Mehdi aveva studiato Farmacia lavorando in una pizzeria della zona universitaria. In sottofondo al video del fratello, una canzone persiana dalle note malinconiche. ( Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/baradaram-fratello-mio-un-video-fratello-ricorda-mehdi-zare-ashkzari/5b9f2b72-8ac5-11ed-8b19-cdc718310dd5