AR-RAYYAN (QATAR) (ITALPRESS) – Un gol e un punto a testa per iniziare il Mondiale. Finisce 1-1 il match tra Stati Uniti e Galles, gara valida per la prima giornata del girone B. Un gol per tempo, alla rete di Weah ha risposto Gareth Bale, su calcio di rigore. Buona prova da parte degli USA nella prima frazione, da applausi la reazione della nazionale gallese in un secondo tempo carico di emozioni: un punto ciascuno, a conferma che le due squadre molto probabilmente si giocheranno il secondo slot per andare agli ottavi di finale. Entrambe torneranno in campo venerdì: gli statunitensi sfideranno l’Inghilterra – reduce dal successo per 6-2 all’esordio – mentre Ramsey e compagni se la vedranno con l’Iran, già a rischio eliminazione.
L’approccio determinato da parte degli Stati Uniti si è visto già dalla formazione iniziale, un 4-3-3 super offensivo con Pulisic e Weah a supporto di Sargent. E la prima vera occasione del match è stata firmata proprio dal numero 24: prima Rodon ha rischiato l’autorete di testa, sul rimpallo Sargent da due passi ha colpito il palo esterno della porta difesa da Hennessey.
Da quel momento in poi la compagine gallese è stata incapace di reagire, lasciando spazio al palleggio statunitense: l’imbucata giusta è arrivata al 36′ del primo tempo con Pulisic, perfetto il pallone nel varco a pescare Weah (figlio d’arte) glaciale negli ultimi sedici metri. L’ingresso di Moore nella ripresa ha però dato una scossa alla nazionale di Page: i gallesi hanno iniziato a spingere soprattutto sugli esterni, con Williams più propositivo rispetto alla prima frazione. La grande occasione però non è stata sfruttata da Davies: il numero 4 ha provato il colpo di testa, ma Turner ha prolungato in calcio d’angolo. La pressione da parte di Bale e compagni si è concretizzata a dieci minuti dal termine: l’ex Real Madrid è stato steso in area da Zimmerman, inevitabile il calcio di rigore. Dal dischetto lo stesso Bale non ha fallito la rete del definitivo 1-1. Nel finale sono stati assegnati ben 9 minuti di recupero (nonostante non ci siano state grosse perdite di tempo): questa è la terza partita su tre in cui sono stati assegnati maxi recuperi dopo Inghilterra-Iran e Senegal-Olanda.
– foto Image –
(ITALPRESS).
L’approccio determinato da parte degli Stati Uniti si è visto già dalla formazione iniziale, un 4-3-3 super offensivo con Pulisic e Weah a supporto di Sargent. E la prima vera occasione del match è stata firmata proprio dal numero 24: prima Rodon ha rischiato l’autorete di testa, sul rimpallo Sargent da due passi ha colpito il palo esterno della porta difesa da Hennessey.
Da quel momento in poi la compagine gallese è stata incapace di reagire, lasciando spazio al palleggio statunitense: l’imbucata giusta è arrivata al 36′ del primo tempo con Pulisic, perfetto il pallone nel varco a pescare Weah (figlio d’arte) glaciale negli ultimi sedici metri. L’ingresso di Moore nella ripresa ha però dato una scossa alla nazionale di Page: i gallesi hanno iniziato a spingere soprattutto sugli esterni, con Williams più propositivo rispetto alla prima frazione. La grande occasione però non è stata sfruttata da Davies: il numero 4 ha provato il colpo di testa, ma Turner ha prolungato in calcio d’angolo. La pressione da parte di Bale e compagni si è concretizzata a dieci minuti dal termine: l’ex Real Madrid è stato steso in area da Zimmerman, inevitabile il calcio di rigore. Dal dischetto lo stesso Bale non ha fallito la rete del definitivo 1-1. Nel finale sono stati assegnati ben 9 minuti di recupero (nonostante non ci siano state grosse perdite di tempo): questa è la terza partita su tre in cui sono stati assegnati maxi recuperi dopo Inghilterra-Iran e Senegal-Olanda.
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