Avvelenati dal gioco d’azzardo: storie di ludopatici che hanno perso tutto e provano a rialzarsi

Per finire nell’inferno del gioco d’azzardo basta poco. Un gratta e vinci dopo l’altro, un gettone dopo l’altro in una slot machine o in un videopoker, l’attesa di una corsa di cavalli, di una partita di calcio. E senza nemmeno accorgersene si finisce in un vicolo senza uscita fatto di debiti, di segreti, di usura, nei casi peggiori anche di violenza. Giocatori Anonimi lavora operosamente in silenzio per aiutare chi lo vuole a cambiare strada.
 
Fanpage.it  ha intervistato – con garanzia di anonimato – a Napoli malati di ludopatia con storie drammatiche ma che oggi hanno cambiato strada e lottano quotidianamente per non ricaderci mai più. In alcuni casi le famiglie accompagnano i malati di gioco d’azzardo nel loro percorso, difficile ma necessario. Nei giorni in cui a Napoli emerge la notizia della travagliata maxi-vincita da mezzo milione d’euro col Gratta e Vinci sono gli ex giocatori ad ammonire: attenzione, non ci si guadagna mai. Alla lunga è sempre il banco a vincere.
 

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