Milano, 11 ott. (askanews) – Oltre un italiano su due sarebbe interessato ad acquistare un’auto elettrica, ma il 44% è frenato dall’elevato costo anche in presenza degli incentivi che non sono al momento sufficientemente percepiti. A pesare anche le restrizioni Covid che hanno impedito di effettuare test drive: quasi il 70% degli intervistati ha dichiarato di non aver ancora avuto l’occasione di provare un’auto elettrica. E’ quanto emerge dalla terza edizione dell’Osservatorio Continental Mobilità e Sicurezza dedicato all’elettrico e realizzato con Euromedia Research e Kearney. Alessandro De Martino, Ad di Continental Italia: "Riteniamo appunto che la filiera debba organizzarsi per dare ancora più di quanto sta già facendo oggi servizi diversi a italiani diversi con esigenze diverse. I giovani si approcciano a questo settore con più serenità ma hanno meno mezzi economici e quindi hanno bisogno di essere aiutati da questo punto di vista. Le persone di una certa età avrebbero mezzi economici ma sono meno convinti. Tra l’altro è molto importante ricordarsi che le percorrenze sono molto diverse e quindi ci sono situazioni diverse contenuti diversi da dare e soprattutto dare certezza economica di quanto costa un’auto elettrica: pochissimi italiani oggi ne sono esattamente consapevoli".
Oltre al costo gli altri fattori che pesano sulla diffusione dell elettrico sono l autonomia delle batterie (38,7% del campione), la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica (37,4%) e la percezione di costi di manutenzione più alti. Gli italiani però sono fiduciosi che la situazione migliorerà con gli interventi previsti dal Pnrr anche se solo l 1,4% delle risorse sarà destinato alla mobilità elettrica rispetto al 13,6% della media europea.
Un altro fattore chiave per dare una spinta all’elettrico è una corretta informazione. Tre italiani su quattro dichiarano infatti di riconoscere un’auto elettrica e ibrida, ma solo il 47% sa cos’è un veicolo ibrido plug-in. Il risultato è che l’Italia è in ritardo nella diffusione dell’auto elettrica che rappresenta il 4% delle vendite rispetto al 10% dell’Unione Europea, e si presenta segmentata da fattori socio-demografici e culturali: l’identikit dei potenziali clienti è quello di uomini che percorrono fino a 50 chilometri al giorno, hanno un garage dove installare una wall box, vivono al Sud e in Provincia (circa 30 milioni di italiani), e appartengono alla generazione Y (27- 41 anni).
Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research: "I più interessati sono i più giovani quelli che hanno nascono già con con questo interesse per l’ambiente vivo e lo sappiamo perché l’abbiamo conosciuto anche negli ultimi tempi ma che ovviamente hanno delle risorse magari meno monetarie e meno efficienti rispetto a quelli più anziani. I baby boomers quelli della generazione più anziana sono quelli meno attenti a queste genere di mobilità elettrica sono ancora più fermi sulle loro posizioni e quindi hanno i portafogli più ricchi e quindi bisognerà riuscire anche a sviluppare in loro un certo interesse".