Dopo il rush finale con Hillary Clinton nella corsa alla Casa Bianca, per i prossimi quattro anni, sarà Donald Trump il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. "Sarò il presidente di tutti" ha detto alle 8 del mattino ore italiane, quando è arrivato all'Hilton, il quartier generale della sua campagna, dove ha ricevuto la telefonata di Hillary Clinton che si è congratulata per la vittoria. Con i figli al seguito e la sua immancabile cravatta rossa, grida commosso; "Grazie a tutti, mi dispiace avervi fatto aspettare". "Ora l'America deve curare le ferite della divisione e dobbiamo unirci in un popolo solo. Mi impegno di essere presidente di tutti gli americani". E spiega il suo progetto: "Abbiamo un piano economico incredibile: raddoppieremo la crescita e creeremo più forte economia del mondo. Non c'è nessun sogno troppo grande, nessuna sfida troppo grande che possa mettere in pericolo il nostro futuro. Dobbiamo riprenderci il destino del nostro Paese. Dobbiamo avere sogni di successo". Sulla politica estera dice semplicemente "andremo d'accordo con tutti, cercheremo il dialogo". Tra strette di mano, baci e abbracci ha ringraziato i suoi genitori "due bravissime persone", tutti gli altri componenti della sua famiglia. Poi un fiume di ringraziamenti anche da Giuliani ad altri componenti della sua campagna elettorale, i servizi segreti, di sicurezza, le forze di polizia, insomma le parti della "difesa" e delle forze armate americane, a cui ha detto:"Inizieremo subito a lavorare per il popolo americano. Il mio lavoro vi renderà fieri di me ancora. Adoro questo Paese, grazie a tutti!"