[embed]https://www.youtube.com/watch?v=8bEKQlyEq74[/embed] Milano, 23 apr. (askanews) - Invertire la rotta sui cambiamenti climatici ed evitare il peggio. L'ultima opportunità la offre la diplomazia per questo tema che sinora ha tanto diviso e oggi invece sembra persino capace di avvicinare posizioni inconciliabili. La Casa Bianca in particolare ha apprezzato le posizioni del Cremlino sull'argomento: una sorpresa dopo le bufere verbali delle scorse settimane. L'inviato speciale degli Stati Uniti per il clima John Kerry ritiene che il presidente russo Vladimir Putin sia stato "abbastanza razionale" nel suo discorso al vertice virtuale sul clima organizzato dalla Casa Bianca. "Ho ascoltato il presidente Putin. Ho pensato che fosse abbastanza razionale e ha tirato fuori alcuni pensieri visionari buoni, su cose che potremmo voler osservare e magari potremmo cooperare insieme - e lui (Putin, ndr) ha parlato di questa possibilità. Così come con la Cina, con la quale abbiamo cercato un modo per provare almeno a creare questa catena, questa linea di comunicazione - e con la quale abbiamo ancora molta strada da fare. Ma è l'inizio e questa è la natura della diplomazia", afferma Kerry. Putin fra l'altro ha dichiarato di essere pronto a mettere a punto tutta una serie di progetti comuni, anche per le aziende straniere che volessero "investire in tecnologie pulite, anche nel nostro Paese". "La Cina sarà a zero emissioni entro il 2060", assicura da parte sua Xi Jinping. E intanto si guarda al summit COP26, che si terrà nella città di Glasgow dall'1 al 12 novembre 2021. Con grande speranza. Anzi ormai l'unica. John Kerry: "Credo che Glasgow rimanga la nostra ultima migliore speranza per riuscire a unire il mondo nella giusta direzione". Servizio di Cristina Giuliano Montaggio di Gualtiero Benatelli Immagini Afp