Melbourne 7 gen. (askanews) – Gridano "Novak, Novak" e mostrano un maxistriscione con la scritta "Numero 1 per sempre". Il caso di Novak Djokovic, il tennista numero 1 del mondo arrivato a Melbourne per partecipare agli Australian Open, primo grande slam dell’anno, ma bloccato in un hotel dell’aeroporto per diniego di visto da parte del governo australiano in quanto non vaccinato e senza esenzioni, diventa diplomatico e non più solo sportivo. Sostenitori di "Nole" sono scesi in piazza, nel giorno in cui si festeggia il Natale ortodosso, davanti all’hotel-centro di detenzione per immigrati irregolari dove è stato rinchiuso il campione serbo.
"Siamo qui per sostenerlo e spero che la gente si renda conto che quello che sta facendo non è solo per lui ma per tutti noi. Quindi dovrebbe avere il permesso di giocare. Perché non dovrebbe? Ha ottenuto un’esenzione, perché non può venire a giocare?".
Gli fa eco Milos Karna, altro tifoso:"In un certo senso, lui è sempre quello che viene lasciato fuori e punito e di cui si parla e… voglio solo mostrargli il mio sostegno".
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