Per Fanpage.it Aurora Ramazzotti ha risposto al Le Domande di Google raccontandosi tra lavoro, affetti, famiglia. Oggi si divide tra tv e social: l’abbiamo vista nel programma di successo Michelle Impossible, assieme a sua madre e quotidianamente si racconta su Instagram, con grande ironia. Non si vergogna più della parola influencer: "Quando ero più piccola ambivo a fare la conduttrice, perché mi sembrava quasi che lavorare coi social sarebbe stato degradante, una gran fetta della società non lo riconosce ancora come lavoro, però è un impegno grande. Se le persone lo capissero si valorizzerebbe di più la figura" ha detto. Proprio perché prende i social molto sul serio, vi porta sia argomenti leggeri che temi più importanti, di grande attualità. Ha parlato molto della sua battaglia con l’ acne: "La pelle ci parla. In periodi difficili ho riscontrato sempre sfoghi di acne che mi hanno fatto soffrire molto, ma ho fatto un percorso di cura: la mia skin therapist mi ha insegnato ad ascoltare la pelle, ad apprezzarla. Cura per me non vuol dire risolvere il sintomo, ma prendersi cura di sé. Non ho mai trovato qualcuno che mi aiutasse a fare un percorso di accettazione, che mi ha portato poi a rifiutare lo standard dei social". E si è molto spesa per sensibilizzare sul tema della salute mentale: "Sono molto fortunata, ma non per questo immune ai problemi di salute mentale. Per me è una battaglia, essere gentile e essere in ascolto con le persone. Va bene non sentirsi bene". Da un anno e mezzo la famiglia si è allargata: lei e il compagno Goffredo Cerza hanno accolto il primo figlio Cesare. Della gravidanza ha un bel ricordo. In quel periodo è riuscita anche a mantenere un certo equilibrio nel rapporto con le trasformazioni del suo corpo: "Sono sempre stata molto legata, in maniera non molto sana, al mio aspetto esteriore. Sia durante la gravidanza che dopo non ho sofferto il mio cambiamento ho preso quasi 20 chili, tanto. Ma mi guardavo, vedevo che c’era qualcosa di diverso ed ero stupita di quello che ero riuscita a fare, una cosa così grande e al tempo stesso così naturale". Grazie anche a Cesare oggi è una donna realizzata: "Non lo dico con saccenza, c’è stato un continuo lavoro su me stessa, mi sento di dire sì: sono la persona che volevo essere, anche se c’è ancora tanto lavoro da fare".
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