Taranto, 22 nov. (askanews) – L’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime sta mettendo in difficoltà le imprese. Il tema è stato oggetto di un dibattito a Taranto organizzato dalla Confindustria e dall’Ance locali, con la collaborazione di Ria GrantThornton.
Spiega Giovanni Palasciano di Ria Grant Thornton: "Sì, in effetti è un periodo in cui stiamo assistendo a un aumento sia del costo delle materie prime, sia al livello di costi energetici per quanto riguarda le imprese. Tra l’altro anche in questo ultimo periodo, c’è una difficoltà nell’approvvigionamento di alcune materie prime ma anche di altri materiali che stanno mettendo in crisi una serie di aziende che non riescono a rispettare i tempi di consegna".
La difficoltà si sente molto per le aziende che non possono ribaltare gli aumenti sui prezzi dei prodotti. Continua Palasciano:
"Questo chiaramente riguarda essenzialmente quelle imprese che operano in un mercato in cui c’è molta concorrenza, per cui non è facile aumentare i prezzi, oppure quei mercati in cui ci sono prezzi già abbastanza alti. Diverso il discorso invece per quelle imprese che operano quasi in condizioni di monopolio, per cui per loro questo incremento potrà essere ribaltato sui prezzi. In ogni caso quello a cui stiamo assistendo è sicuramente un aumento dell’inflazione. Per cui il focus di questa giornata è quello di capire se le aziende possono già intraprendere una serie di provvedimenti specialmente per quanto riguarda il contenimento dei costi per farli essere un domani ancora concorrenziali sul mercato".
La questione è particolarmente sentita in una realtà industriale come quella di Taranto. Spiega Pietro Vito Chirulli, il rappresentante legale della locale Confindustria.
"E’ un problema serio perché le materie prime purtroppo stanno salendo e stanno sballando i business plan di molte aziende, specialmente quelle energivore. Noi in provincia di Taranto, nella nostra bella Confindustria, abbiamo molte aziende energivore. Per questo, questo incontro significa mettersi intorno a un tavolo, scambiare pensieri e opinioni, e trovare delle soluzioni che possano migliorare l’efficienza energetica delle nostre imprese per consumare sempre meno materie prime e avere più possibilità in futuro di risparmiare".
Il tema è inoltre altamente problematico nel comparto dell’edilizia, in particolare in relazione agli appalti e alla possibilità che i costi possano rendere gli appalti non più remunerativi.
Spiega Fabio De Bartolomeo, presidente dell’Ance Taranto:
"Abbiamo due problematiche: una sugli appalti attuali, dove abbiamo carenza di materiali e questi aumenti ci mettono in condizione di dover spendere anche più del previsto, perché non erano previsti. Ma soprattutto siamo preoccupati per gli appalti futuri, perché facendo dei progetti con i prezziari al 2019-20, non adeguati agli aumenti che ci sono in corso, abbiamo paura che poi gli appalti potrebbero non essere non remunerativi e quindi rischiare di fare le progettazioni sbagliate in termini economici e non poter utilizzare al meglio i fondi che stanno arrivando sul nostro territori".
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