Un bastone di ferro, utilizzato come fosse una frusta per picchiare un bracciante tra i filari, a Neive (Cuneo). Il responsabile dell’aggressione filmata da un cellulare, un caporale marocchino, è ora ai domiciliari insieme a un altro indagato, di nazionalità macedone. Per il terzo indagato, albanese, c’è il divieto temporaneo di svolgere attività professionali. Le indagini della squadra mobile di Cuneo sono partite lo scorso anno, a seguito di diverse segnalazioni da parte di associazioni che si occupano della tutela dei diritti delle persone e dei lavoratori, nelle quali si evidenziava lo sfruttamento di braccianti agricoli, in gran parte di origine africana, impiegati nelle attività connesse alla coltivazione dei vigneti nelle Langhe. Nel corso delle indagini sono stati accertati anche casi di violente aggressioni fisiche nei confronti dei lavoratori che protestavano per le condizioni di sfruttamento.
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