Bologna, 13 mag. (askanews) – Vivace, curiosa e animata da un desiderio forte di rimessa in moto: Arte Fiera a Bologna riparte dal mese di maggio, rispetto al tradizionale appuntamento di gennaio, e lo fa con la voglia di mettersi in gioco anche attraverso scelte non scontate dei galleristi, oltre che con il taglio voluto dal direttore artistico Simone Menegoi per le sezioni curate della fiera. "Si tratta proprio – ha spiegato ad askanews – di una parte dell’ossatura commerciale della fiera che tuttavia è stata selezionata accuratamente da dei curatori, in dialogo con me, sulla base di una serie di indicazioni che toccano il contemporaneo attraverso un ragionamento sui media: da un lato la fotografia e il video, e dall’altro la pittura, che in questo momento è al centro non solo dell’interesse del mercato, ma anche di quello critico".
Nella sezione principale si incontrano gallerie storiche, come per esempio Poggiali, che ha portato a Bologna uno stand a più voci, con dei grandi lavori di Luca Pignatelli che accolgono i visitatori già dall’esterno. Stessa scelta fatta da Mazzoleni con i lavori luminosi di Marinella Senatore, altro nome di rilievo della scena non solo italiana. Interessante poi lo spazio, ampio, dedicato alla fotografia, sempre più centrale nel discorso sul contemporaneo, come dimostra, per esempio, un lavoro enorme di Per Barclay presentato da Giorgio Persano. Ma, come diceva Menegoi, è la pittura a giocare ancora un ruolo chiave nelle dinamiche della fiera, che ospita una sezione espressamente dedicata a chi dipinge nel XXI secolo, non solo con la figurazione.
"A riprova del fatto che l’astrazione è un linguaggio tuttora vivo e assolutamente interessante – ha aggiunto il direttore – invito a visitare i numerosi stand della fiera che presentano artisti che lavorano anche oggi, anche 30enni o 40enni co questo linguaggio e con delle soluzioni né scontate né obsolete".
Aspetto importante di questa edizione è anche la sezione Focus, affidata a un curatore esterno che ha lavorato con alcuni dei galleristi presenti. "In questo caso – ha concluso Simone Menegoi – il curatore invitato è Marco Meneguzzo, noto a livello internazionale per la sua competenza sull’arte cinetica e programmata, che ha allargato lo spettro a includere vari approcci analitici e razionali alla creazione negli anni Sessanta e Settanta, in Italia e a livello Internazionale".
Tra le scelte più coraggiose, poi, quella di presentare, come opera inedita di un artista invitato, un lavoro di Liliana Moro che è solo sonoro e accompagna i visitatori che raggiungono Arte Fiera sui tapis-roulant. Anche questo è un modo per provare a rendere sempre più intenso il discorso culturale della manifestazione bolognese.
(Leonardo Merlini)
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