Anoressia e bulimia, in Toscana l’unico centro pubblico h24 non funziona: “Come facciamo a curarci?”

di solobuonumore

Anoressia e bulimia, in Toscana l’unico centro pubblico h24 non funziona: “Come facciamo a curarci?”

Katia e Angela sono le mamme di due ragazze toscane che soffrono di malattie del comportamento alimentare. Oggi l’anoressia, la bulimia, il binge eating disorder, l’ortoressia e la vigoressia, colpiscono oltre tre milioni di italiani, per lo più in giovane età. L’aumento esponenziale dei casi negli ultimi tre anni non è stato accompagnato da un adeguamento del sistema di cura, tanto che né la figlia di Katia né quella di Angela hanno potuto curarsi vicino casa. Eppure nella Toscana sud est, dove abitano, una struttura ci sarebbe. Si chiama Casa Mora, è grande oltre 1700 metri quadrati e sono stati investiti quasi 4 milioni di euro per riqualificarla. Ma dalla fine dei lavori, nell’ottobre del 2020, il centro ospita solo alcuni pazienti in regime diurno, mentre la ventina di posti previsti per le cure h24 non sono ancora stati attivati. Siamo andati a Castiglione della Pescaia per vedere con i nostri occhi com’è la situazione.
 

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