Il maresciallo Carlo Chiodi era un soldato. Tra le tante missioni all’estero svolte era stato anche in Libano dove aveva contribuito a portare la pace. L’anno scorso aveva lavorato al quartier generale di Unifil nel Libano meridionale e poi dal comando operativo centrale era stato mandato in missione tra i Caschi blu dell’Onu.
La sua ultima battaglia è stato purtroppo uno scontro impari contro le forze devastatrici della natura che hanno raso al suolo Amatrice, la località nella quale si trovava in vacanza con la sua famiglia.
Carlo non ha potuto far nulla per salvare se stesso. Così come non ha potuto evitare che nel crollo della sua casa perdessero la vita anche la moglie Maria e la piccola Angelica di soli 7 anni. La bimba in queste ore viene ricordata con tanta tristezza anche dagli amici del gruppo Scout Roma 88: “Ciao Angelica… In questo momento non so cosa fare, vorrei che fossi qui a sorridermi ancora” scrive un suo amico lupetto scout come lei. E padre Lucio, parroco di Santa Maria Regina Mundi, in zona Torre Spaccata, la ricorda così: “Aveva gli occhi dolcissimi, era una bambina socievole e sempre sorridente. Frequentava anche il catechismo e quest’anno avrebbe dovuto fare la prima comunione. Sappiamo che era in vacanza ad Amatrice con la mamma Maria e il papà Carlo, anche loro vittime del sisma. Pare sia crollata la palazzina dove alloggiavano e i parenti abbiano scavato tra le macerie per cercarli”.