Se fai sport abitualmente, sai bene che il tuo corpo subisce tantissimi cambiamenti dovuti all’allenamento; alcuni momentanei, altri duraturi. Visti i numerosi benefici dell’attività fisica, facendo le analisi del sangue, ti aspetteresti di avere tutti valori perfettamente nella norma. Ma non sempre è così e, in questo video, ti spiegherò perché alcuni valori possono risultare alterati.
Prima di tutto, devi sapere che lo sforzo fisico intenso e prolungato influenza direttamente la composizione del sangue. Durante l’esercizio, infatti, l’organismo lavora intensamente per fornire ossigeno ai muscoli in attività, aumentando la frequenza cardiaca, la respirazione e la pressione del sangue. Se invece parliamo di parametri sanguigni, dobbiamo segnalare la possibilità di trovare valori più alti del normale pur essendo in perfetta salute. Questa circostanza può interessare vari parametri e per ragioni differenti.
Ad esempio, durante lo sforzo, alcune fibre muscolari tendono a rompersi, riversando il proprio contenuto nel circolo sanguigno. Tra questi composti degli enzimi detti transaminasi che, normalmente, vengono anche usati come marcatori di danno al fegato. Pertanto, se ti fossi allenato a ridosso del prelievo di sangue, e dovessi trovare alcune transaminasi alte, non allarmarti e consulta un medico sportivo.
Un discorso simile va fatto per la creatinina che, anche se nei soggetti sedentari viene usata come marcatore di insufficienza renale, trattandosi di una molecola di scarto del muscolo, può risultare più alta del nomale nei soggetti con masse muscolari maggiori e in coloro che si allenano molto. Anche in questo caso, se la trovi alta nelle analisi, non spaventarti e contatta un medico sportivo.
Potremmo trovare valori anomali anche per l’azoto ureico, verosimilmente causati da un’assunzione elevata di proteine o da una condizione di momentanea disidratazione. Anche questo parametro viene usato per valutare la funzionalità renale nei soggetti sani.
Insomma, negli sportivi, alcuni valori sanguigni alterati non necessariamente indicano un quadro di malattia. Per ottenere una visione realistica dello stato di salute, la lettura dei risultati va sempre contestualizzata, considerando anche variabili comportamentali e dietetiche.
Quindi, se avessi in previsione di eseguire le analisi del sangue, cerca di giungere al prelievo in un corretto stato di idratazione e dopo aver lasciato trascorrere almeno 2 o 3 giorni senza allenamento. Inoltre, non dimenticare di far leggere gli esiti a un medico competente, se possibile specializzato in ambito sportivo.
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