Lungo la via principale di Robecco d’Oglio gli spazi dedicati ai cartelloni elettorali, che in questi giorni sono pieni in tutte le città che andranno al voto a giugno, sono vuoti. Eppure anche i 2.300 abitanti del comune al confine tra Cremona e Brescia sono chiamati a votare per scegliere chi li amministrerà. Sta di fatto che nessuno si e’ candidato per correre come sindaco e il termine per la presentazione dei nomi e’ scaduto il 14 maggio. .Che cosa accadrà? Dal 13 giugno, il giorno successivo al voto delle elezioni amministrative, il Comune sarà commissariato. Il sindaco uscente, Marco Pipperi, dopo tre mandati non ha potuto ricandidarsi e nessuno della sua giunta ha deciso di tentare l’avventura. "Dopo 15 anni siamo tutti molto stanchi", ha spiegato Pipperi. "Eppure non abbiamo debiti e i bilanci sono sani; gli edifici pubblici sono tutti a norma e ben sistemati; le strade quasi tutte asfaltate". Girando per il paese la risposta è unanime: "Candidarmi io? Troppe responsabilità e troppi rischi, il gioco non vale la candela" rispondono i cittadini dal bar al negozi di tabacchi. ."Cinque anni fa ci presentammo senza liste di opposizione e già questo doveva farci scattare l’interrogativo – commenta Pipperi – Oggi vediamo che già molti comuni delle nostre dimensioni hanno questo problema: ovvero un’unica lista. Spero che non stiamo anticipando un trend che si ripetera’ anche negli anni successivi". .Di Daniele Alberti
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