TORINO (ITALPRESS) – “Siamo in un buon momento ma il calcio vive di equilibrio e bisogna restare con i piedi per terra, pensare alla partita di domani e non a quello che abbiamo fatto finora perchè non siamo nemmeno a metà stagione. Fatte queste ultime due partite del girone d’andata, vedremo a che punto siamo in classifica”. Massimiliano Allegri rimanda i bilanci, l’unica cosa che conta è la sfida di domani all’Allianz Stadium contro la Roma, “una squadra scorbutica da affrontare, con uno dei migliori allenatori in panchina, non ti danno vantaggi, se non stai attento ti fanno uscire dalla partita e davanti hanno giocatori di talento: servirà una gara di compattezza e pazienza, senza voler strafare”. Per quanto riguarda l’infermeria, “a parte De Sciglio, Alex Sandro e Kean gli altri sono rientrati e stanno tutti bene. Le disattenzioni sono dietro l’angolo in questo periodo, dobbiamo restare concentrati su quello che dobbiamo fare. E’ uno scontro diretto, la Roma è una squadra forte, che ha battuto il Napoli e che ha come noi l’ambizione di arrivare fra le prime 4. Sarà una partita complicata, dovremo essere molto bravi. I gol presi nelle ultime gare? E’ importante tornare ad avere paura di subire gol, se abbassi la tensione fai errori di leggerezza”. Con Vlahovic tornato al gol (“La Juve ha fatto un investimento importante su di lui, tutti noi ci crediamo e a 23 anni può solamente crescere. Ha davanti un futuro importante”), i bianconeri contano di finire al meglio un 2023 sicuramente non facile, soprattutto per questioni extracampo, un anno senza più quell’Andrea Agnelli presidente che aveva riportato Allegri a Torino. “Sono contento del lavoro che abbiamo fatto ma non è abbastanza, abbiamo degli obiettivi da raggiungere. Sono legato ad Agnelli e a tutti quelli con cui abbiamo lavorato insieme alla Juve, i numeri sono dalla loro. Da due anni a questa parte, dall’ottobre 2021, la Juve ha dovuto affrontare dei casini dall’esterno ma come mi hanno insegnato, passano gli allenatori, passano i presidenti, passano i direttori sportivi ma la Juve resta. Dobbiamo continuare a lavorare, ad avere un profilo basso, cercando di arrivare fra le prime 4 e tornare a giocare la Champions, cosa che l’anno scorso ci hanno proibito pur arrivando terzi. Dobbiamo restare concentrati su quello che dobbiamo fare ora – ha insistito Allegri dribblando anche le domande sul futuro – In un attimo le opinioni cambiano, non bisogna nè esaltarsi nè deprimersi, abbiamo iniziato questo percorso, stanno giocando dei ragazzi bravi e questo è un merito di quello che è stato fatto nei 10 anni precedenti”. E a questo proposito, parlando dell’impatto della mancata proroga del Decreto Crescita, “fortunatamente la Juve ha lavorato in un certo modo e può essere meno preoccupata. C’è un patrimonio importante di giovani da tenere e sviluppare per il futuro. La Juve può rimanere serena e tranquilla”. Quello di domani con Mourinho sarà poi un confronto fra due allenatori annoverati fra i “risultatisti”. “Ma si gioca per il risultato, altrimenti sarebbe un campionato senza punti – obietta Allegri – Il fine è quello, poi ci si può arrivare con prestazioni ottime o meno buone, anche i giudizi dei media si basano su questo perchè se Vlahovic fa gol gioca bene, se non fa gol gioca male”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
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