La Juventus inizia il suo cammino in Europa contro il Malmö, che affronterà martedì sera nella prima gara della fase a gironi di Champions League. Sono stati Massimiliano Allegri e Leonardo Bonucci a presentare la sfida, incontrando la stampa nella sala conferenze dell’Eleda Stadion, teatro del match. Queste le loro dichiarazioni:
MASSIMILIANO ALLEGRI
«Le cose per ora non sono andate bene, ma ora si deve cercare di uscirne insieme, perché nel calcio non si può mai dire cosa accadrà, ma sta a noi far succedere le cose. In questi momenti serve ancor più senso di responsabilità e si dovrà crescere velocemente nelle malizie, nella gestione dei momenti della partita. Ora abbiamo la prima di Champions fuori casa e dobbiamo porre le basi per affrontare il resto del girone nel migliore dei modi. Il Malmö è una squadra abituata a giocare i gironi di Champions e ha ottime individualità, con gli esterni hanno corsa e tecnica e con gli attaccanti, che sono complementari. Sarà importante giocare una gara tecnica, concedere poche palle inattive, perché loro hanno grande fisicità e dovremmo affrontare la sfida con serenità. Con cinque, sei punti in più vedremmo le cose in maniera diversa, ma sarebbero cambiati solo i risultati e non le prestazioni. Quelle devono migliorare per creare i presupposti per vincere».
«Nei miei cinque anni – prosegue il tecnico – la Juventus aveva giocato due finali di Champions in tre anni ed era uscita per due volte al 93′ a Monaco e a Madrid ed era logico che fosse considerata tra le favorite. Ora forse non lo siamo, ma questo non significa che noi non si abbia il desiderio di andare fino in fondo Szczesny? È un portiere di valore assoluto e domani giocherà. Nessuno poteva prevedere che uno come lui, sempre molto affidabile, commettesse tre, quattro errori in tre partite, ma il calcio è anche questo. Non ci saranno Chiesa e Bernardeschi, abbiamo 17 giocatori di movimento e ci sono diverse possibilità di scelta. De Ligt? Domani gioca».
LEONARDO BONUCCI
«Gli ultimi risultati hanno evidenziato un problema di continuità mentale da parte della squadra e dei singoli. E la continuità deve essere invece una delle nostre qualità se vogliamo ottenere risultati. Questo vale in qualsiasi competizione. Dobbiamo lavorare sul campo, acquisire la convinzione che abbiamo le qualità per fare bene e ritrovare l’umiltà che ha contraddistinto le stagioni vincenti della Juventus. A partire dalla gara contro il Malmö vorrei vedere senso di responsabilità e la consapevolezza di quanto sia importante indossare la maglia della Juventus. Noi più esperti dobbiamo trasmettere tutto questo e i ragazzi più giovani devono recepirlo».
«Gli svedesi hanno una grande fisicità e una buona capacità di aggredire gli spazi – continua il difensore – ma dobbiamo puntare a fare il risultato per affrontare le prossime gare con positività. Il mio rapporto con il mister? È sempre stato molto sincero, c’è rispetto e stima reciproca. C’è un capitano che indossa la fascia e altri giocatori che non la indossano, ma che sono comunque importanti nello spogliatoio. Sono qui a parlare oggi perché ho centinaia di partite alle spalle con questa squadra e mi sento responsabile di quanto sta accadendo alla Juventus. Szczesny? Deve stare tranquillo e pensare solo a lavorare. Questo momento passerà e dobbiamo essere bravi noi a far sì che questo accada il più velocemente possibile».
(Foto LaPresse)