Verona, 28 giu. (askanews) – Tecnologia digitale e musica si uniscono all’Arena di Verona per il ritorno all’Opera in presenza, con scene e costumi, allestimenti completi e arricchiti dal video-design per tre titoli di grande richiamo.
Venerdì 25 giugno l’Arena ha accolto la prima del dittico verista per eccellenza, Cavalleria Rusticana e Pagliacci. Le note di Mascagni e Leoncavallo si sono fuse con l’immaginario di una Sicilia fine secolo sui pannelli delle scenografie digitali, con tutta la ricchezza culturale di gelosia, Meridione e amore che accomuna i due atti unici. Spunti forniti anche dal parco Archeologico di Agrigento.
In più, Pagliacci è ispirato alla Strada di Fellini e a tutto il cinema visionario del regista riminese. In scena fra gli altri Yusif Eyvazov, Marina Rebeka, Sonia Ganassi, Murat Karahan; sul podio Marco Armiliato. Altre quattro repliche.
Regie, scenografie, scene e costumi di questi nuovi allestimenti veronesi sono firmati dal comparto artistico areniano, i pannelli digitali sono realizzati in collaborazione con D-wok.
Sabato 26 giugno poi il palcoscenico dell’Arena ha accolto trionfalmente la prima del nuovo allestimento di Aida, il classico assoluto per Verona, finalmente tornato all’abbondanza della scena.
Qui i pannelli digitali realizzati in collaborazione con il Museo Egizio di Torino trasportano lo spettatore nell’Egitto fantastico, con tutto il gusto esotico che nel capolavoro di Verdi incornicia la sventurata storia della schiava etiope e del condottiero Radames. In scena Angela Meade, Anita Rachvelishvili, Jorge de Leòn, Luca Salsi, Michele Pertusi. Repliche fino a settembre con le bacchette di Diego Matheuz e Daniel Oren.