Milano, 1 apr. (askanews) – E’ l’onda che i surfisti cercano per tutta la vita, a volte senza
mai trovarla. E’ la più pericolosa, la più temuta e la più amata.
E’ l’onda di Teahupoo, che prende il nome di una piccola località
sulla costa sudoccidentale dell’isola di Tahiti, nella Polinesia
francese. Letteralmente significa "luogo del cranio". Un nome
infernale in un luogo paradisiaco. Sarà qui, a oltre 17mila
chilometri di distanza dalla capitale francese, che si sfideranno
i più grandi surfisti ai Giochi Olimpici di Parigi nel 2024.
Il comitato organizzatore francese ha scelto questa località
leggendaria, che si trova sul suo territorio, per assegnare la
medaglia olimpica di questa disciplina che è stata ammessa per la
prima volta ai Giochi Olimpici di Tokyo, che si disputeranno questa
estate.
In attesa delle Olimpiadi Teahupoo resta una meta dei surfisti
più audaci e spericolati. Qui ogni anno si svolge una tappa del
campionato mondiale, la Billabong Surf Pro Tahiti. Durante i
giorni della gara scatta un doppio codice rosso per scongiurare
incidenti quando infuriano alcune tra le onde più pericolose e
spattacolari del mondo.
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