Alessandra Amoroso e il cyberbullismo. Anzi, il bullismo. Anzi, proprio l’inciviltà e l’odio. La cantautrice salentina ha scelto di raccontare tutto, quasi in una confessione liberatoria, durante la conferenza stampa di presentazione nella sala stampa del Teatro Ariston di Sanremo 2024. “In questo ultimo anno e mezzo nella mia vita sono successe delle cose”, ha esordito Alessandra Amoroso. Per poi elencare tutta una serie di insulti che ha ricevuto a mezzo social. Dall’emoji di una corda di un impiccato sino a offese volgari, minacce di morte e auguri di una pronta caduta agli inferi e nell’oblio.
Si commuove Alessandra Amoroso mentre legge una sequela di insulti che farebbero impallidire anche solo a immaginarli. Figuriamoci a riceverli. Si commuove, ma continua a leggerli. E poi racconta. Racconta di aver deciso di andare in Colombia per scappare dalle offese: “E non ho pensato neanche un attimo di voler tornare”.
Ecco cosa possono fare i social network. Ecco il peso delle parole urlate da una tastiera: può far venire voglia di non tornare indietro. Di non tornare a casa. E poi? Poi ecco il lieto fine: la canzone ‘Fino a qui’ propostale da Takagi e Ketra e che da questa sera ronzerà nelle orecchie di milioni di italiani. Probabilmente anche di quelli che hanno augurato la morte ad Alessandra Amoroso. E chissà che qualcuno di loro magari non si ritrovi anche a cantarla.
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