Roma, 8 mag. (askanews) – La pandemia ha messo in luce tutte le nostre fragilità ma è proprio nei momenti difficili che si può trovare l’energia per trasformare le avversità in occasioni di crescita. Recharge, ricaricarsi, è il tema della TedXLuiss 2021, in collaborazione con Cisco Italia e WindTre. Dai nove speaker un racconto multiplo attorno alla capacità di rigenerarsi dopo un evento distruttivo. Questa edizione cade, con tempismo perfetto, in una fase di svolta, come ha spiegato Raffaele Marchetti, prorettore all’Internazionalizzazione della Luiss:
"Beh, questo è un evento particolare e ha due caratteristiche forti: da un lato il fatto di essere nato da su iniziativa degli studenti, e questo dà una vivacità e un’energia particolarmente significativa, e dall’altro gli speaker. Noi siamo andati una situazione di difficoltà con la pandemia, con la crisi economica, è il momento di ripartire. Questi speaker hanno tutti, pur venendo da esperienze professionali di vita molto diverse, una cosa in comune: hanno un’energia interiore che sarà sicuramente di ispirazione a tutti i partecipanti".
Come quella di Luigi Cavanna, primario di Oncologia, che allo scoppiare della pandemia, con tutti gli ospedali intasati, ha elaborato un modello di intervento rapido per curare i malati Covid a casa, un’intuizione che ha salvato centinaia di vite e che oggi è applicata in tutto il mondo. Cavanna, finito persino sul Time, ha raccontato così la sua esperienza e gli insegnamenti che tutti possono trarne.
"Siamo stati travolti da una tragedia immane, mai vista prima. La si paragona alla guerra ma effettivamente forse è stata qualcosa di più e credo che quindi sia molto importante è trovare tutti gli elementi per rinascere. Io parlerò della mia esperienza delle cure precoci del Covid-19 e di aver messo in piedi una risposta in pochi giorni, nel territorio di Piacenza, ed è proprio partendo da qui, da questa esperienza, dirò che anche in condizioni difficili si può rinascere. Ricordo ciò che diceva Rita Levi Montalcini: "Dai momenti più difficili cerchiamo di trarre un beneficio, perché possiamo migliorarci"".
Un’esortazione incarnata perfettamente dalla giovanissima atleta Great Nnachi, che ha dovuto lottare, non avendo ancora la cittadinanza italiana, per vedersi riconosciuto il record nazionale di salto con l’asta e che nel frattempo ha perso il papà. Che oggi, dal cielo – dice -, la spinge a non arrendersi.
"Per me la ricarica è stata mio padre, anche se potrebbe sembrare una cosa brutta… mi ha dato la forza per spingermi più in alto, quindi qualsiasi persona può trovare la ricarica per andare avanti come ho fatto io".