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Ail e associazioni terzo settore insieme per sanità a misura uomo

Roma, 4 ott. (askanews) – Contribuire ad abbattere le disuguaglianze e a realizzare una medicina di comunità che sia più vicina possibile a chi soffre. E questo l obiettivo principe di "Curare è prendersi cura. La missione di AIL per una sanità a misura d uomo", convegno nazionale che si è svolto nel primo weekend di ottobre al Salone d Onore del Coni. Un evento, quello organizzato dall Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, all insegna del "prendersi cura", con i patrocini del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, della Regione Lazio, del Comune di Roma e dello stesso Coni.

Nel solco del pensiero del grande ematologo Franco Mandelli, a lungo guida e presidente dell Associazione, AIL è ripartita con determinazione e fiducia, consapevole dei profondi mutamenti sociali in atto e delle sfide che attendono tutti dietro l angolo. Al presidente nazionale, professor Sergio Amadori, è stata affidata l apertura dei lavori.

"Questo è un convegno che AIL ha fortemente voluto, in quest epoca in cui la pandemia sembra ormai in fase di controllo. Ci è sembrato utile discutere sulla necessità di un rinnovamento del Sistema Sanitario Nazionale, questo è il punto fondamentale. Ora che la pandemia sta decelerando e sembra in fase di controllo grazie ai vaccini bisogna mettersi al tavolino per parlare di rinnovamento della sanità. Noi vorremmo dare un nostro contributo, non da soli ma insieme all Airc, Telethon e le altre associazioni.

Una nuova sanità, che non pensi solo agli ospedali, è necessaria. E’ vero che vanno ristrutturati e riammodernati, dotati di nuove tecnologie; ma la cosa importante è rivalutare la medicina di territorio, che è stata completamente dimenticata negli ultimi dieci anni. I pazienti Covid avevano un unica strada, quella di andare negli ospedali, che si sono ingolfati in una maniera incredibile creando un vero disastro. Vogliamo che si riparta con gli enti del Terzo Settore che siano parte in causa e partner affidabili delle istituzioni".

Ai presenti ha rivolto un saluto e un messaggio il ministro della Salute, Roberto Speranza, e all incontro è stato invitato anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando. Numerosi e illustri i relatori che si sono susseguiti nel corso del convegno: esponenti di spicco del mondo del Terzo settore, dell ematologia, dell economia, della psicologia, oltre che del mondo della scienza e della cultura.

Gianpietro Briola, presidente di AVIS, ha parlato dell’importanza della sinergia tra l’Associazione Volontari Italiani del Sangue e l’AIL.

Il nostro rapporto è un rapporto fondamentale, quasi naturale, perché non c è malato ematologico che non possa guarire se ha disponibilità di sangue, piastrine e plasma e quindi di donatori. Abbiamo voluto creare anche questa sinergia per significare valori di solidarietà che stanno alla base delle nostre associazioni: come sappiamo, curare i malati vuol dire prendersene cura. Da quando si fa la diagnosi all accompagnamento al domicilio.

Protagoniste indiscusse del convegno nazionale le Associazioni del Terzo settore: la loro esperienza sul campo offre un contributo fondamentale per riflettere e contribuire a delineare le strategie per una sanità del domani, più vicina alle esigenze dei pazienti e integrata sul territorio. Si è affrontato il tema della tossicità finanziaria correlata alla qualità di vita dei malati tumorali e all impatto che AIL e le altre associazioni, con le loro attività, hanno nel migliorare proprio questa criticità. Si è evidenziato il ruolo della prevenzione ambientale nella lotta ai tumori, con l obiettivo di favorire incentivi ai fondi per la ricerca in fatto di tutela del territorio e benessere collettivo.

Tra i relatori del convegno anche Ferruccio De Bortoli, affermato giornalista ed editorialista del Corriere della Sera, ma anche presidente di Vidas, associazione che dà assistenza ai malati terminali. "Il volontariato è la linfa vitale delle tante associazioni che aiutano la medicina pubblica a prendersi cura degli italiani. Ma non soltanto sotto l aspetto dell assistenza medica, ma anche e soprattutto quello di accompagnare, perché nella parola cura c è anche l accompagnamento, il cuore, l osservazione, la protezione, la condivisione, la consolazione. Sono attività che non solo curano la salute ma anche la cittadinanza".

Non è mancata una tavola rotonda dedicata interamente alla ricerca scientifica, che da sempre AIL sostiene convintamente, e alle frontiere che attendono le innovazioni terapeutiche con le nuove sfide in tempi di Covid-19.

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