Roma (askanews) – Alla 93esima edizione degli Oscar trionfa "Nomadland". Il film di Chloé Zhao vince come miglior film, miglior regia e migliore attrice protagonista, Frances McDormand. Racconta la storia di una vedova senza lavoro che decide di partire con un furgone attraverso gli Stati Uniti occidentali, incontrando persone che, come lei, sono costrette a vivere come nomadi moderni. Zhao, che è la seconda regista donna a vincere l’Oscar più importante e la prima di origine asiatica, ha dedicato il premio alla comunità di nomadi e "alla loro resilienza e gentilezza", mentre McDormand ringraziando per la statuetta ha detto: "Per favore guardate il film sullo schermo più grande possibile e portate tutti quelli che conoscete in sala a vedere tutti i film premiati quest’anno".
Un’altra donna, Emerald Fennel, ha ottenuto il premio per la miglior sceneggiatura originale, con "Una donna promettente", che racconta la vendetta di una ragazza contra la violenza. Tra gli interpreti a portare a casa l’Oscar, per "The Father", c’è Anthony Hopkins, a 29 anni da quello per "Il silenzio degli innocenti". Tra i non protagonisti vincono Daniel Kaluuya, che interpreta il leader delle Pantere Nere nella Chicago del 1967 in "Judas and the Black Messiah" e Yuh-Jung Youn, l’attrice coreana del film "Minari". Il grande sconfitto è sicuramente "Mank", arrivato alla notte degli Oscar con 10 candidature, che vince per miglior fotografia e scenografia.
In questa strana edizione dell’era Covid, di nuovo all’insegna del glamour ma con i presentatori in più location, una serie di star che si alternavano sul palco e i candidati sparsi per il mondo, l’Italia resta fuori. Delusione per Laura Pausini, che sperava nel premio per la miglior canzone, e niente da fare neanche per il "Pinocchio" di Matteo Garrone: nella categoria "Migliori trucco e acconciature" e "migliori costumi" l’Oscar è andato a "Ma Rainey’s Black Bottom".