ROMA (ITALPRESS) – “Dalla riunione dei ministri degli Affari esteri dell’Unione Europea di oggi è emersa una linea comune di tutti e 27 Paesi. Prima di tutto lavorare per contrastare la proliferazione del terrorismo, in particolare in Afghanistan, che non può diventare un territorio in cui prolifera il terrorismo, la base delle cellule terroristiche. Questa non è sola una questione di protezione del popolo afghano ma anche del popolo europeo dei rischi connessi. Secondo la tutela delle donne e la protezione delle donne e dei diritti conquistati negli ultimi cinque anni. Terzo la formazione di un governo inclusivo. Quarto il pieno accesso delle agenzie umanitarie e delle ong. Quinto, importantissimo, permettere ai cittadini afghani che vogliono lasciare il Paese un passaggio sicuro”. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio parlando della crisi afghana.
“Nelle prossime ore partirò per un viaggio nella regione, nell’Uzbekistan, in Tagikistan, in Qatar e in Pakistan – anticipa il ministro -. L’obiettivo che stiamo portando avanti come Italia è di aiutare il popolo afghano e i Paesi confinanti lì, fare in modo di gestire insieme in loco i flussi migratori, avere la possibilità di gestire quello che può diventare un esodo di massa verso l’Europa. Dobbiamo evitarlo sostenendo i progetti delle Nazioni Unite e quelli italiani”. “Siamo pronti – afferma Di Maio – a convertire i soldi per la formazione dell’esercito afghano in progetti per la cooperazione con il Pakistan, con il Tagikistan, con l’Uzbekistan con i Paesi della regione per gestire le migliaia di cittadini italiani che stanno lasciando il Paese. Infine – osserva il ministro – anche l’Unione Europea dovrà necessariamente essere presente in Afghanistan e nella regione per tutelare il popolo afghano e i paesi vicini che non devono essere lasciati soli”.
(ITALPRESS).
“Nelle prossime ore partirò per un viaggio nella regione, nell’Uzbekistan, in Tagikistan, in Qatar e in Pakistan – anticipa il ministro -. L’obiettivo che stiamo portando avanti come Italia è di aiutare il popolo afghano e i Paesi confinanti lì, fare in modo di gestire insieme in loco i flussi migratori, avere la possibilità di gestire quello che può diventare un esodo di massa verso l’Europa. Dobbiamo evitarlo sostenendo i progetti delle Nazioni Unite e quelli italiani”. “Siamo pronti – afferma Di Maio – a convertire i soldi per la formazione dell’esercito afghano in progetti per la cooperazione con il Pakistan, con il Tagikistan, con l’Uzbekistan con i Paesi della regione per gestire le migliaia di cittadini italiani che stanno lasciando il Paese. Infine – osserva il ministro – anche l’Unione Europea dovrà necessariamente essere presente in Afghanistan e nella regione per tutelare il popolo afghano e i paesi vicini che non devono essere lasciati soli”.
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