"Voglio dirlo chiaramente: Sandalli era disponibile a restare in Afghanistan". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nel corso dell’audizione congiunta alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato in merito al rientro in Italia dell’ambasciatore italiano a Kabul Vittorio Sandalli. "Se doveva restare lì con uno smartphone e senza neanche un ufficio a gestire le liste, il personale, i nomi, il vetting… Abbiamo preso una decisione operativa nel farlo rientrare a lavorare dall’unità di crisi della Farnesina", ha aggiunto Di Maio. . .A cura di Francesco Giovannetti