Milano, 4 ott. (askanews) – Sono tutte da chiarire le cause del terribile incidente aereo domenica a San Donato alle porte di Milano, dove un Pilatus PC-12 di fabbricazione svizzera, con 8 persone a bordo, si è schiantato su una palazzina. Il pilota e proprietario del velivolo il 68enne imprenditore romeno Dan Petrescu, il copilota e sei passeggeri, tra cui un bambino sono morti nell’impatto. Fortunatamente la palazzina distrutta dall’aereo era in fase di ristrutturazione e quindi vuota.
"Sicuramente lui si è accorto che aveva dei problemi già dalla partenza, lui era in volo con le fiamme, aveva dei problemi, c’era del fuoco, non era molto ma il fuoco c’era" racconta questo testimone.
Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, ha detto che non risulta alcun allarme: "il volo è stato seguito fino a un certo punto poi è apparsa un’anomalia sulle tracce radar e poi l’aereo è precipitato" ha spiegato il magistrato. "Perché avete deviato? Per evitare una turbolenza?". Sarebbe stato questo l’ultimo contatto radio tra il Centro di controllo di Linate e l’aereo.
Ora si attende il risultato dell’analisi della scatola nera che è stata ritrovata tra le macerie.
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