"Adelina voleva vivere, è stata uccisa da una burocrazia iniqua". A parlare è Marina Brasiello, presidente dell’Associazione Vittime di violenza – Io no e amica di Adelina Sejdini, la donna di 47 anni che lo scorso sabato si è lanciata da Ponte Garibaldi, morendo sul colpo. Adelina era stata rapita in Albania quando era solo un’adolescente: arrivata in Italia nel 1996, è stata costretta a prostituirsi da una banda di persone appartenenti alla mafia albanese. Grazie a lei quaranta di queste erano state arrestate. Nonostante il suo impegno non era mai riuscita ad ottenere la cittadinanza italiana tanto desiderata.
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