Roma, 13 set. (askanews) – Addio a Jean-Luc Godard, il maestro del cinema francese e della Nouvelle Vague si è spento a 91 anni. La notizia è stata data dal quotidiano francese Liberation e confermata dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha dichiarato che "il Paese ha perso un tesoro nazionale e un genio".
Ha rivoluzionato la settima arte fin dai suoi esordi: critico, regista e sceneggiatore. Ha realizzato oltre 150 opere. Da "Fino all’ultimo respiro", considerato il film manifesto della Nouvelle Vague, su soggetto di François Truffaut con Jean Paul Belmondo e Jean Seberg, a "Questa è la mia vita" e "Il disprezzo" con Brigitte Bardot e Michel Piccoli. Dalla fine degli anni ’60 il suo cinema si fece esplicitamente militante e rivolto al sociale, con film come "La cinese", "Crepa padrone, tutto va bene". Film contro il capitalismo e la cultura di massa, attenti allo stile e all’estetica. Il suo cinema ha ispirato schiere di registi, da Martin Scorsese a Quentin Tarantino.
Negli ultimi anni ha continuato a lavorare ma non mostrandosi mai in pubblico. Non è stato a Cannes nel 2018 per accompagnare il suo film "Il libro d’immagine", Palma d’oro speciale. Nella sua lunga carriera, tra i tanti premi anche un Oscar, un Leone d’oro, un Orso d’argento e due César.
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