ROMA (ITALPRESS) – Ad aprile, secondo la stima preliminare dell’Istat, è l’accelerazione dei prezzi dei beni energetici a trainare l’ulteriore crescita dell’inflazione. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,1% su base annua (da +0,8% di marzo).
Questa accelerazione è dovuta, però, in buona misura, al confronto con aprile 2020, mese in cui i prezzi di questa tipologia di prodotti avevano subito una diminuzione marcata rispetto al mese precedente. L’inflazione al netto degli energetici scende quindi a +0,3%, valore prossimo a quello di settembre 2020 (+0,2%, ma con un’inflazione generale negativa e pari a -0,6%) e, nello stesso tempo, i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” ampliano la loro flessione (-0,4%), portandosi a livelli che non si registravano da febbraio 2018 (quando diminuirono su base annua dello 0,6%).
(ITALPRESS).
Questa accelerazione è dovuta, però, in buona misura, al confronto con aprile 2020, mese in cui i prezzi di questa tipologia di prodotti avevano subito una diminuzione marcata rispetto al mese precedente. L’inflazione al netto degli energetici scende quindi a +0,3%, valore prossimo a quello di settembre 2020 (+0,2%, ma con un’inflazione generale negativa e pari a -0,6%) e, nello stesso tempo, i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” ampliano la loro flessione (-0,4%), portandosi a livelli che non si registravano da febbraio 2018 (quando diminuirono su base annua dello 0,6%).
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