Venezia, 12 set. (askanews) – Il sodalizio tra l’Academy Motion Picture Arts and Sciencies, organo che ogni anno attribuisce gli Oscar, e la Mostra del Cinema di Venezia si è istituzionalizzato con la presenza ufficiale di una delegazione al Lido durante l’intera durata della kermesse. Un’edizione la 79 -ma 90 le candeline dalla sua fondazione nel 1932- particolarmente glamour grazie alla presenza di tantissime star hollywoodiane come Julianne Moore, Cate Blanchett, Brendan Fraser, Colin Farrel, Timothée Chalamet, Ana de Armas, Harry Styles, che hanno illuminato il red carpet e attirato folle che in Laguna non si vedevano da tempo.
Grazie alle doti diplomatiche del Direttore Alberto Barbera, apprezzatissimo all’estero e unico Direttore di Festival ad essere stato insignito del prestigiosissimo International Achievement Film Award da Variety, il Festival di Venezia negli ultimi anni ha promosso e premiato film anticipando di mesi gli Oscar e diventando di fatto la piattaforma di lancio della stagione delle premiazioni, che appunto si conclude con la notte della consegna delle statuette più desiderate del mondo dell’Entertainment.
Il legame tra queste due realtà e Cinecittà, che collabora continuativamente alle iniziative del Museo dell’Accademy di Los Angeles progettato da Renzo Piano con mostre ed esibizioni, si è ufficializzato con l’ultima Mostra del Cinema.
In questa intervista Bill Kramer, CEO dell’Academy, il Direttore Alberto Barbera e il Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, spiegano meglio il progetto, l’importanza dell’internalizzazione dell’industria cinematografica e di tutti i suoi attori – negli ultimi 6 anni l’Academy è arrivata ad oltre 10.000 membri il cui 25% internazionale -, per riportare il pubblico nelle sale dopo la pandemia, per affrontare la sfida della diffusione delle piattaforme streaming, ma anche, nell’immediato futuro, valutare la rivoluzione dell’intrattenimento virtuale ed immersivo.