ROMA (ITALPRESS) – “Quello che facciamo è prendere idee di startup e spiegare e insegnare loro come validare il proprio modello di business. Noi coltiviamo le idee. Non c’è una formula che vale sempre, si cerca di andare a vedere una serie di parametri fondamentali, primo tra tutti qual è il mercato a cui ci rivolgiamo e se c’è una sostenibilità di business. Ma poi il successo dipende soprattutto dalle persone che le porteranno avanti. Abbiamo accelerato diverse startup, abbiamo puntato sull’agrifood tech e il valore complessivo delle startup che abbiamo in portafoglio sfiora i 200 milioni di euro, quindi è un progetto interessantissimo”. Così Matteo Fago, ceo di Startupbootcamp FoodTech Roma, intervistato dall’Italpress. Autore del libro “Manuale di sopravvivenza per startupper”, Fago dà due consigli a investitori e giovani: “Agli investitori consiglierei di fare attenzione perchè sono investimenti ad alto rischio: bisogna fare attenzione; allo startupper il consiglio più importante è cercare di capire che chiedere i soldi per la propria società significa entrare in un meccanismo da capire o si rischia di far confusione”.
Startupbootcamp FoodTech sta cambiando la propria natura con l’obiettivo di diventare un fondo di investimento: “Questa è una cosa in lavorazione. Questo settore è nuovo ma è un settore su cui è interessante investire perchè i ritorni attesi sono molto alti”. Infine Fago ha spiegato che l’ecosistema romano “sta crescendo, pur tra mille complicazioni e difficoltà, ma a Roma si fanno aziende straordinarie e noi ne abbiamo diverse”.
Startupbootcamp FoodTech sta cambiando la propria natura con l’obiettivo di diventare un fondo di investimento: “Questa è una cosa in lavorazione. Questo settore è nuovo ma è un settore su cui è interessante investire perchè i ritorni attesi sono molto alti”. Infine Fago ha spiegato che l’ecosistema romano “sta crescendo, pur tra mille complicazioni e difficoltà, ma a Roma si fanno aziende straordinarie e noi ne abbiamo diverse”.
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