Ravenna, 13 set. (askanews) – Ravenna rende omaggio a Dante Alighieri nella giornata delle celebrazioni conclusive per i 700 anni del Sommo Poeta. Con la lettura di alcuni cantici della Divina Commedia sono partite le numerose iniziative che si sono susseguite durante l’intera giornata, alla vigilia della morte del poeta che cade il 14 settembre.
A seguire, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ha celebrato una solenne messa nella Basilica di San Francesco, mentre come da tradizione è stato il sindaco di Firenze ad accendere l’olio sulla tomba di Dante.
A fare gli onori di casa il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale: "Il centenario dantesco rappresenta un momento di culmine dell’amore dei ravennati per Dante. È molto bello condividere questo amore con la città di Firenze ma anche con tutti i sindaci presenti alla cerimonia".
Dario Nardella, sindaco di Firenze: "Oggi non solo è un giorno di festa per le due città ma per tutte le città conosciute, vissute e raccontate da Dante Alighieri e per tutta l’Italia, perché Dante è simbolo del patrimonio materiale e immateriale del nostro paese".
Alle 17, come ogni giorno, si è tenuta la lettura perpetua della Divina Commedia. A seguire il cardinale Ravasi ha tenuto una Lectio magistralis. Spiega: "Abbiamo voluto esaltare la grandezza assoluta della sua arte, ma al tempo stesso riconoscere la grandezza del suo pensiero che è storico e teologico".
La giornata di celebrazioni si è conclusa con il concerto straordinario del maestro Riccardo Muti nello splendido scenario del Museo d’Arte della Città di Ravenna.