“Oggi mi sento mortificato e offeso come Medico in prima linea e come persona che rinuncia a tutto, a vedere le ennesime immagini del centro di Palermo.
La gente va in giro, sorride, si assembra, non indossa sovente (o indossa male) le mascherine, ha bisogno di “normalità”.
E noi non smettiamo di contare le ambulanze che arrivano ad ogni ora del giorno in Ospedale.
Fino a ieri chiedendo ad uno degli ultimi pazienti che ho visitato come si fosse infettato, ha candidamente ammesso “al pranzo di Natale”. Dove il “fratello di suo genero, che era positivo, ha infettato lui, la moglie, la figlia, il cognato e il resto della famiglia”.
Ok non credete al virus, non pensate che vi farà del male, che al massimo è una “banale influenza”. Come volete.
Ma poi venite in Ospedale e i vostri occhi terrorizzati li vedo. Vedo la vostra fame d’aria. Vedo le tac terribili, e se non sono le vostre sono quelle dei vostri genitori, amici o familiari.
E poi ci supplicate di fare i miracoli.
Ieri voi eravate a fare shopping, io a fare l’ennesima notte tragica, correndo a destra e a sinistra coi miei colleghi e con gli infermieri per cercare di salvare alcune vite.
Che sia zona rossa.
Perché un popolo privo di amor proprio, responsabilità e rispetto per se stesso e per gli altri non merita il sacrificio di ciascuno di noi ogni santo giorno.”
Fonte https://www.facebook.com/NOIAUTISTISOCCORRITORI/posts/1101398896995775