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Dopo un’estate tranquilla, dovuta alle difficoltà sempre maggiori incontrate dall’esercito russo di fronte alla controffensiva ucraina, le città sono tornate a subire pesanti bombardamenti. Ma gli abitanti, spiega Marta Serafini, non sembrano spaventati come nei primi giorni dell’aggressione, tra febbraio e marzo. Un po’ per abitudine allo stato di guerra, un po’ per il mutamento degli equilibri in campo militare.
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