Medici, infermieri, operatori asserragliati in una stanza dell’ospedale di Foggia. Qualcuno blocca la porta d’ingresso per evitare che possano entrare i familiari e i parenti della ragazza di 23 anni di Cerignola deceduta durante un intervento chirurgico. C’è una dottoressa che piange. Un’altra che chiama le forze dell’ordine. Sulla vicenda la direzione generale del policlinico Riuniti di Foggia ha avviato un’indagine interna per ricostruire e valutare tutto il percorso assistenziale-sanitario.