Flumeri (Av), 20 ott. (askanews) – A Flumeri, in provincia di Avellino, si è svolto il consueto meeting annuale "IncontrArmando". All’evento la De Matteis Agroalimentare riunisce presso il proprio stabilimento tutti gli agricoltori aderenti alla "Filiera Armando". Durante l’incontro, molto importante vista la complessa situazione geopolitica, è stato fatto il punto sui risultati raggiunti nell’annata agraria trascorsa ed è stata anche l’occasione per ampliare la discussione rispetto ai principali temi e sfide che oggi coinvolgono l’agricoltura italiana.
Alla discussione hanno partecipato anche i vertici di due principali enti di settore: Angelo Frascarelli, presidente dell’Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare e Stefano Vaccari, direttore generale del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Tra i temi del meeting la centralità della filiera come scelta consapevole di sviluppo del Paese. Stefano Vaccari, direttore generale Crea: "Il contratto di filiera è fondamentale perché unisce tutti i valori che oggi cerchiamo da un prodotto agricolo: sostenibilità, crescita e distribuzione del valore su tutta la filiera, quindi anche sugli agricoltori e un marketing positivo del territorio. Quindi è veramente lo strumento più importante, soprattutto su una filiera che ha una distribuzione del valore così complessa come quella cerealicola. Il prezzo del grano in questo momento oscilla non per colpa dell’agricoltura o dell’industria ma per colpa di una speculazione internazionale. E il contratto di filiera è veramente uno strumento che può mettere abbastanza a riparo tutti i soggetti della filiera".
"Le filiere esistono perché per portare il prodotto dal campo alla tavola ci vuole una filiera, il punto fondamentale è se sia organizzata o disorganizzata. Io consiglio la strada dell’organizzazione, che passa per una collaborazione con un’industria molitoria e pastaria, in modo tale che ci si coordini per stabilire cosa realmente chiede l’industria all’agricoltore, il quale si impegna a realizzare quel prodotto con quella qualità. Nel caso del grano duro, l’elemento fondamentale sono le proteine. Quindi, se l’agricoltore si impegna a raggiungere gli obiettivi, ha un premio di prezzo", aggiunge Frascarelli.
Importante anche il ricambio generazionale, con la De Matteis che sostiene le "Famiglie del Grano", incentivando i giovani a proseguire l’attività di famiglia e a preservare tradizioni e know-how preziosi per il territorio.
"Il ricambio generazionale è importante perché rileviamo che, dove c’è un giovane che ha un progetto, favorisce la produzione, l’innovazione, l’orientamento al mercato. In Italia c’è una grossa necessità di ricambio generazionale, perché l’età media degli imprenditori è molto alta", conclude Frascarelli.
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