
Nel trimestre ottobre-dicembre 2020, rispetto al precedente, l’export cresce del 4,0%; la crescita, generalizzata, è più sostenuta per energia (+12,0%), beni di consumo durevoli (+7,9%) e beni strumentali (+5,2%). Nello stesso periodo, l’import registra un aumento congiunturale (+3,1%), determinato dai maggiori acquisti di beni di consumo durevoli (+12,2%), beni strumentali (+10,6%) e beni intermedi (+4,6%).
A dicembre 2020, l’export cresce su base annua del 3,1% (era +2,0% a novembre), trainato dalle vendite di beni strumentali (+7,8%), beni di consumo durevoli (+6,9%) e beni intermedi (+4,3%).
“Malgrado il calo congiunturale di dicembre e ottobre, la dinamica dell’export verso i paesi extra Ue27 si mantiene positiva nel confronto con l’ultimo trimestre dell’anno rispetto al precedente. Su base annua, l’export registra un’accelerazione della crescita, trainata in particolare dalle maggiori vendite di beni strumentali e intermedi – commenta l’Istat -. Nonostante la veloce ripresa avviata a maggio, dopo il crollo nei due mesi precedenti, nel complesso il 2020 si chiude con una contrazione dell’export del 9,9% (la più ampia dal 2009), spiegata per oltre 6 punti percentuali dal calo delle vendite di beni strumentali e beni di consumo non durevoli. La contrazione, diffusa a tutti i principali mercati di sbocco, è inferiore alla media per Svizzera, Stati Uniti, Cina e Giappone; India, paesi ASEAN e paesi OPEC mostrano, invece, le flessioni più ampie.
Per l’import, nel complesso l’anno si chiude con una caduta del 15,3%, su cui pesa per oltre due terzi il crollo degli acquisti di prodotti energetici”.
(ITALPRESS).